Chi sono io? E’ una di quelle domande esistenziali, forse in cima a tutte, che per l’umanità è fin troppo nota. Intrisa nelle fatiche o grandi frustrazioni quotidiane, scritta in righe o tra le righe di libri e libri se ne rimane lì più spesso latente. Boba sceglie stavolta con convinzione. Sceglie di addentrarsi in questo, dapprima lo intuisce vagamente e poi un famoso 7 settembre raggiunto il culmine decide di perseguirlo.
L’impedimento che riscontrerà presto saranno muri più alti e solidi di quel che mai si sarebbe immaginata, e la sua amata famiglia ne avrà la parte più importante. Boba non vuole la luna, non cerca fama, ricchezza: Vuole esserci come essere umano qualsiasi e con umana dignità. Boba ci crede. L’unico appiglio possibile che le giunge d’improvviso come tenerezza e illuminazione sarà in quel mentre difficile, scriverne un libro e illustrarlo, perché in questa vicenda dai risvolti imprevedibili trovare aiuto è ormai possibile. Da una penna biro. Da sé stessi. E questo non le sarà più levato.