Ritorno alla brughiera è un romanzo scritto da Thomas Hardy nel 1878, narra la storia di due uomini e di due donne, i cui destini si intrecciano, sullo sfondo di Egdon Heath, una landa brulla e semideserta, descritta con una tale dovizia di particolari da diventare, essa stessa, protagonista. Un luogo fatto di piccoli villaggi sparsi, di case isolate, di colline e avvallamenti, punteggiato dal giallo dei cespugli di ginestre, dal rosa dei campanellini di erica e dal verde cupo delle felci; dove le stagioni si susseguono sempre uguali, brevi primavere, estati arse dal sole, inverni lunghi, gelidi e bui.
Thomas Hardy ci descrive in questo romanzo un paesaggio dell’anima, un mondo disperato battuto dal vento, desolato dalle abbondanti piogge autunnali, un mondo che ricorda da vicino le contee sud-occidentali dell'Inghilterra, dove egli visse, paese di nubi e di nebbie, di gente dura e disperata, di donne belle e colpevoli; un mondo dominato dal fatalismo e dalla crudele assenza di un Dio.