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Fëdor Dostoevskij

Memorie del sottosuolo

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  • b4683114438has quoted2 years ago
    L’amore è un mistero divino e dev’essere celato a tutti gli occhi estranei, qualunque cosa succeda. Così è più sacro, più bello.
  • b4683114438has quoted2 years ago
    indirizzato quel verme di Ferfièkin, per compiacere Zverkov; con che chiarezza Simonov avrebbe capito tutto fra sé e come mi avrebbe disprezzato per la bassezza della mia vanità e pusillanimità
  • b4683114438has quoted2 years ago
    , ma per tutta la vita mi è sempre parso che qualsiasi avvenimento esteriore, anche il più insignificante, avrebbe segnato una svolta radicale nella mia vita.
  • b4683114438has quoted2 years ago
    piè sospinto. Ricordo che una volta, taciturno com’ero, a un tratto attaccai lite con Zverkov perché, ragionando nel tempo libero con i compagni delle sue future imprese di seduttore e scatenandosi alla fine come un giovane cucciolo al sole, a un certo punto aveva dichiarato che non si sarebbe lasciato scappare neppure una ragazza del suo villaggio, che quello era il suo droit de seigneur e che, se i contadini avessero osato protestare, li avrebbe frustati tutti e avrebbe raddoppiato il canone a tutte quante quelle canaglie barbute. I nostri tangheri applaudivano, ma io attaccai lite, e non certo per compassione delle ragazze e dei loro padri, ma semplicemente perché applaudivano così a un simile verme. Allora ebbi la meglio, ma Zverkov, benché fosse stupido, era allegro e audace, e perciò se la cavò con una battuta, e così abilmente che io, in verità, non trionfai del tutto: il riso restò dalla sua parte. In seguito ebbe ancora diverse volte la meglio su di me, ma senza risentimento, così, scherzando, di passaggio, ridendo. Io, risentito e sdegnoso, non gli rispondevo. Dopo la licenza fece un passo verso di me
  • b4683114438has quoted2 years ago
    rché a nessuno, tranne che a me, sembra d’esser guardato con disgust
  • b4683114438has quoted2 years ago
    «E questo non sarebbe vergognoso, e questo non sarebbe umiliante!», forse mi direte, scuotendo sprezzantemente il capo. «Lei brama la vita e poi risolve le questioni vitali con un garbuglio logico. E come sono irritanti, come sono sfacciate le sue trovate, e nello stesso tempo quanta paura ha lei! Dice sciocchezze e ne è soddisfatto; dice impertinenze, ma ne ha incessantemente paura e ne chiede scusa. Assicura di non aver paura di nulla, e nello stesso tempo cerca il nostro consenso. Assicura di digrignare i denti, e nello stesso tempo fa dello spirito per farci ridere. Sa che le sue battute non sono spiritose, ma è evidentemente molto soddisfatto del loro valore letterario. Forse le è successo davvero di soffrire, ma non ha alcun rispetto per la sua sofferenza. In lei c’è anche della verità, ma non c’è pudore; per la più meschina vanità lei mette in mostra, in piazza la sua verità, la espone all’onta... Lei vuole davvero dire qualcosa, ma per paura nasconde la sua ultima parola, perché non ha il coraggio di esprimerla, ma solo una vile faccia tosta. Si vanta della sua coscienza, ma non fa che tentennare, perché se anche il suo cervello funziona, il suo cuore è ottenebrato dalla perversione, e senza un cuore puro non può esserci una piena, retta coscienza. E quanta molestia in lei, come s’impone, come si atteggia! Menzogna, menzogna e menzogna!»
  • b4683114438has quoted2 years ago
    E perché siete così fermamente, così solennemente convinti che solo ciò che è normale e positivo - in una parola, solo il benessere, sia vantaggioso per l’uomo? Non si sbaglierà la ragione, sui vantaggi? E se l’uomo non amasse solo il benessere? Forse ama esattamente altrettanto la sofferenza? Forse la sofferenza gli è vantaggiosa esattamente quanto il benessere?
  • b4683114438has quoted2 years ago
    E perché siete così fermamente, così solennemente convinti che solo ciò che è normale e positivo - in una parola, solo il benessere, sia vantaggioso per l’uomo? Non si sbaglierà la ragione, sui vantaggi? E se l’uomo non amasse solo il benessere? Forse ama esattamente altrettanto la sofferenza? Forse la sofferenza gli è vantaggiosa esattamente quanto il benessere
  • b4683114438has quoted2 years ago
    bagnarci.

    Ma che farci, se mi sono messo in testa che non si vive solo per questo e che, se bisogna vivere, allora si deve vivere in una reggia? Questo è il mio volere, questo il mio desiderio. Me lo strapperete via solo quando avrete cambiato i miei desideri. Ebbene, cambiateli, allettatemi con qualcos’altro, datemi un altro ideale. Nel frattempo non prenderò il pollaio per un palazzo. Fosse pur vero che l’edificio di cristallo è un bluff, che secondo le leggi di natura non deve neppure esistere e che l’ho inventato solo a causa della mia stupidità, a causa di certe ataviche, irrazionali abitudini della nostra generazione. Ma che importa a me se non deve esistere? Non fa lo stesso, se esiste nei miei desideri, o per meglio dire esiste finché esistono i miei desideri? Forse ridete di nuovo? Ridete pure; io accetterò qualsiasi derisione e tuttavia non dirò che sono sazio, quando ho fame; tuttavia so che non mi accontenterò di un compromesso, di un infinito zero periodico, solo perché esiste secondo le leggi della natura ed esiste veramente. Non prenderò per il coronamento dei miei desideri un casermone di appartamenti per inquilini poveri, con contratto per mille anni e con il dentista Wagenheim sull’insegna, per ogni evenienza. Annullate i miei desideri, cancellate i miei ideali, mostratemi qualcosa di meglio, e io vi seguirò. Voi, magari, direte che non ne vale neppure la pena; ma in tal caso anch’io posso rispondervi lo stesso. Stiamo ragionando seriamente; e se non volete degnarmi della vostra attenzione, non starò a pregarvi. Io ho il sottosuolo.
  • b4683114438has quoted2 years ago
    perché forse non c’è nulla, in realtà, in cui valga la pena di trasformarsi.
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