Sulla temperanza
Quale tappo di sughero
caduto nella limonata, ahimè,
che permane a galla,
che resta, testardamente,
della sua inevitabile pochezza convinto
della sua sughero essenza
della sua tappo esistenza, già che per natura di inferiore densità
così tenace è a tal punto
che non affonda e alla spinta
più caparbia resiste, e non si fa eco di finitudine o fato o caso o sorte,
ma ride, e scherza e riemerge
ed è quella la sua essenziale verità
di quanto sia l'esistenza leggera quando
quasi vicina è al nulla, e a tal punto è
la sua porosa consistenza, la sua impermeabile caparbietà, che si ostina,
e resiste e galleggia, e dell'acqua senso, conoscenza
memoria, storia, non si cura e rimane asciutto, sobrio e pulito…
cosi anima
io, mente, corpo
sii perseverante.