Persi nel bosco. Come tre idioti. Io, perseguitato da strane ombre. Mio figlio Roby, spaventato non si è capito bene da cosa. E il suo cane Rufus, che ha fatto del suo meglio per proteggerci.
Facce di pietra ci spiano dal fogliame invecchiato dell'autunno che ci ha rapiti.
Pioggia. Nebbia. Paura.
Da qualche parte, la nostra casa. Sono passate poche ore da quando l'abbiamo chiusa, eppure la ruggine dell'abbandono la sta consumando.
E poi c'è Gertrude. Già il nome. Una rosa ricamata sulla camicetta di una dama in bianco e nero. Sembra di sentirne l'antico profumo.
Ho pagato caro il turbamento provocato dai suoi occhi.
Gertrude, che stroncò dal principio la mia intenzione di chiamarla Trudy.