Volevo solo essere adorata è la storia di Emilia, anima sensibile, ma non debole, capace di andare al di là delle apparenze, dei meri rapporti umani, spesso vuoti e fatti di «normalità". “Normalità" che vede nelle sorelle e nella madre, nella sorella che sta per sposarsi e vuole dei figli. Emilia no, non li desidera. Lei ama dipingere. Emilia, aspirante pittrice, viaggia a piedi e con la mente: cammina lungo l'Arno, su Ponte Vecchio, attraversa Piazza della Signoria, calpesta sampietrini ed evita piccioni, osserva, parla, ride fino a quando arriverà a Capo Nord: “Voglio acqua con cui circondarmi, acqua che allenti la tensione della vita e mi riporti nel primordiale liquido amniotico. Quella vita volutamente obliata per non doverla poi rimpiangere”.