La cannabis, la marijuana e la canapa sono la stessa pianta, la miglior erba terapeutica al mondo, impiegata fin dall’Antica Cina come riequilibrante psicofisico-spirituale e esaltata dai pazienti per le sue proprietà. Consumata anche come inebriante mistico-religioso, la canapa era utilizzata pure Gesù per i suoi miracoli.
Fortunatamente il lato umano della scienza moderna, incontrando le antiche conoscenze orientali, sta riportando alla luce tutte le sue qualità, capaci di prevenire e portare sollievo all’asma, la nausea, il vomito, i dolori cronici, ma anche in malattie molto invalidanti, come la sclerosi multipla, il cancro e l’AIDS. Perché la marijuana non è una droga, ma un farmaco molto sicuro, senza rischio d’abuso, la cui mancanza, a causa del divieto, ha generato le cosiddette malattie moderne.
Con la Sorella dell’Uomo si possono realizzare cibi sanissimi, carburanti, case, plastica, vestiti, prodotti per l’igiene, cosmetici per la bellezza e ripulire l’ambiente dall’inquinamento prodotto dai diabolici interessi economici di chi, con la svista dei politici, più di settant’anni fa è riuscita a proibirla.
E’ quindi ora i medici, i farmacisti e i politici si riapproprino della cultura legata a questo antico rimedio, in modo da riproporlo a vantaggio salutare di tutte le persone, dell’ambiente, della società e dell’economia. Anche perché prima o poi il petrolio finirà, impiegherà molto a ricomporsi, e sarà inevitabile tornare alla canapa.