«Se sei così intelligente perché sei così infelice?»
Chi è costui, che ci fa questa domanda imbarazzante?
A. Despoto? adespoto significa senza padrone… è uno pseudonimo, è evidente.
Nel testo afferma di essere un romanziere, con traduzioni in varie lingue.
Da come scrive gli si può credere, è bravo con le parole.
Allora perché si nasconde?
Perché parla di cose personali, di una sua vergogna: la depressione.
Superata, per sua fortuna, e qui ci spiega come.
Cosa rimane a uno scrittore quando non sa più scrivere?
Cosa rimane a un uomo che non ha più voglia di vivere?
Anche il pensiero si fa confuso, bisogna riacquistare lucidità.
In questo scarno e semplice ma potente racconto A. Despoto spiega il suo percorso, in modo molto chiaro e profondo.
Racconta della sua malattia, delle sue tentazioni autolesioniste, ma soprattutto il suo modo di uscirne: come rinascere dopo la crisi, più sereno e forte di prima.
Le sue meditazioni possono essere molto utili a tutti, depressi o no… o non ancora.