Credo che questo debba essere il nostro punto di partenza accogliendo l'invito di mons. Agresti secondo il quale «l'ammirazione stupefatta e l'esultanza sono lo stato d'animo del credente di fronte alla «sovrabbondanza» del dono».
«Tutta la Rivelazione cristiana è annunzio della gratuità, cioè di ciò che non è dovuto, esigito, reclamato, ma dato gratuitamente per amore, per dono d'amore e di misericordia. La gratuità richiama il «gratis» e la «grazia» come un «più» inaspettato, di sorpresa, che prende la nostra vita, la rende partecipe della stessa vita divina con una fascia di doni che ci accompagnano fino alla vita eterna».