È una piovosa Cranfield quella che accoglie Ester Palmer, una venticinquenne che trova il coraggio di abbandonare i rumori e le aspettative della City, partendo con taccuino in borsa e penna alla mano alla ricerca di un luogo in cui liberare i propri pensieri. Lasciandosi coinvolgere dalla campagna inglese, sulle note delle sagre di paese, del fruscio delle foglie autunnali e soprattutto delle risate provenienti dal bar Eagle, riesce a porre le fondamenta della propria indipendenza e trovare il calore di amici sinceri. Tra paure e insicurezze Ester scopre di avere le ali, ma è il dottor Jake Prince ad insegnarle come farne uso. Il loro è un amore senza preavviso, senza remore o pregiudizi, mai presuntuoso, mai egoista. Un amore che resta nel vento, il cui eco accompagna Jake oltre l'equatore, quando si ritroverà a lottare tra la vita e la morte. Al suo ritorno troverà un'Ester consapevole, realizzata, ma soprattutto libera dalla prigionia delle convenzioni sociali costruite dalla sua famiglia, finalmente capace di immortalare la sua essenza su carta, perché ha imparato la lezione più importante: non c'è niente di meglio che essere sé stessi, sempre.