Quali sono gli strumenti migliori per affrontare il futuro? Il bello è che non lo sappiamo, perché non sappiamo che cosa ci riserva il futuro. Per la nostra specie umana non sappiamo neanche se ci sarà un futuro, perché se continuiamo a spingere su modelli di sviluppo lineare che tendono a sfruttare all’infinito risorse finite, prima o poi ci lasciamo le penne con grande sollievo del resto del mondo.
In questa collana stiamo proponendo vari strumenti i più diversi fra loro, vecchi e nuovi, visti in modo proprio o in modo anomalo, dalle mappe mentali ai tarocchi, dalla fotografia all’agrivillaggio, tutti legati dalla possibilità di usarli per cambiare il modo di ragionare, di vedere le cose, di rapportarsi di fronte all’ambiente.
Lo strumento che proponiamo con questo libro a più mani è la favola. Favole classiche riscritte e reinventate, come esempio di come si può raccontare in modo diverso quello che ci era stato raccontato sempre nello stesso modo. Che è un po’ quello che dovremmo imparare a fare su molte cose, per cambiare il nostro punto di vista, per fare quei salti di paradigma necessari a passare da una posizione egocentrica a una ecocentrica.
