Nel libro si esaminano concetti come economia cognitiva e sperimentale, capitale sociale e territoriale. Inoltre, si presentano i risultati di una ricerca sul campo sui significati che attribuiscono i laureandi italiani al lavoro.
Disciplina relativamente recente, l’economia cognitiva studia i comportamenti economici basandosi su un approccio interdisciplinare che utilizza gli strumenti elaborati dalla scienze cognitive, e cioè dalle neuroscienze, dalla psicologia cognitiva, dalla filosofia della mente, dalla linguistica e dall’intelligenza artificiale. Nella prima parte del libro si espone l’evoluzione storica di questa disciplina. La seconda parte del testo è caratterizzata da una critica operata mediante gli strumenti dell’economia cognitiva all’utilizzo strumentale che gli economisti neoclassici fanno del capitale sociale. Nell’ultima parte del libro si presentano i risultati di una ricerca sul campo riguardante i significati che i giovani attribuiscono al lavoro, ponendo attenzione a rilevare le possibili differenze percettive fra i laureandi del Nord e Sud Italia.