Il primo dei due brevi scritti che qui vengono raccolti è un articolo dal titolo “The art of political lying” scritto da Jonathan Swift (1667–1745) e pubblicato sul numero del 2 novembre 1710 del giornale “The Examiner”, che proprio in quel periodo lo scrittore angloirlandese era stato chiamato a curare con il preciso intento di utilizzarlo come strumento di propaganda in diretta polemica contro i Whigs, che prima di quel momento avevano dominato e indirizzato per quasi due decenni la vita politica inglese.
Il secondo è un saggio che con ironia si riallaccia idealmente al precedente, “Proposals for printing a very curious discourse, intitled Pseudologia politikè, or The art of political lying”, scritto da un amico di Swift, lo scrittore e matematico John Arbuthnot (1667–1735), membro insieme al primo dello Scriblerus Club, e che fu dato alle stampe anonimo sul finire del 1712 da Swift stesso, e che per tali ragioni all’inizio fu invece erroneamente ritenuto opera dell’autore de “I viaggi di Gulliver”.