Le 33 poesie che compongono questa silloge narrano come in un poema la vicenda di un uomo che alla fine d’un viaggio nell’Eurasia decide di restare in quella terra per amore, finché la carestia e la guerra non lo costringono a rientrare nel proprio paese da profugo.
Il poeta, attraverso il suo alter ego, Durante, incontra e ama per la prima volta la caucasica Amaràmbra e decide di stabilirsi per amore in una terra ai suoi occhi più pura di quella da cui proviene. Da uomo, è però costretto a riconoscere tutte le difficoltà di convivere con una cultura opposta alla propria, dove ostacoli sempre più grandi finiscono per renderlo un sopravvissuto, vittima della morte di Amaràmbra che lascia come sola salvezza la fuga ed il ritorno in Italia sotto le sembianze di migrante e finendo per rischiare la vita a causa della carestia, della malattia, della guerra, dell’attraversata del deserto e delle tempeste del mare, sino al risentimento della sua gente quando finalmente riapproda in Italia.
