Pur vivendo nel periodo delle guerre napoleoniche, Austen non tratta mai nei suoi romanzi gli avvenimenti bellici. Le milizie di passaggio sono sullo sfondo degli eventi a lei più cari: le cerchie ristrette della provincia, le storie d'amore e la vita quotidiana. Con ironia e arguzia illustra i personaggi che popolano la campagna inglese e che influenzano il sogno di felicità matrimoniale delle sue eroine. Le donne sono il fulcro fondamentale di ogni romanzo, facendo di Jane Austen "una delle prime scrittrici a dedicare l'intero suo lavoro all'analisi dell'universo femminile" o, con le parole di Virginia Woolf, "l'artista più perfetta tra le donne".
Ma l'ironia di Jane Austen non risparmia nemmeno le sue eroine, di cui descrive pregi e difetti in maniera implacabile. Attraverso poche battute sarcastiche il lettore inquadra i personaggi senza la necessità di lunghe dissertazioni. Le donne devono possedere virtù come la moderazione e il buon senso che vincono sulla spontaneità e la passione, come dimostra il diverso destino che la Austen riserva alla ragionevole Elinor e all'impetuosa Marianne in Ragione e sentimento. La timida Fanny Price di Mansfield Park e la remissiva Anne Elliot di Persuasione attendono pazientemente il loro momento conquistando l'amore. Ma anche Elizabeth Bennet coi suoi pregiudizi, la viziata Emma Woodhouse e la sognatrice Catherine Morland maturano e capiscono l'importanza della riflessione giungendo al, sempre presente, matrimonio desiderato.
La quotidianità diventa un importante soggetto narrativo: le abitudini, i luoghi e le classi sociali sono elementi essenziali per lo svolgimento degli eventi. I paesaggi influenzano i caratteri, la riservata campagna è contrapposta alla corrotta città e ai suoi abitanti contro i quali l'autrice si schiera. L'egoismo dei ricchi (i Ferrars, i Bertram) e l'avidità dei nobili (gli Elliot, Lady Catherine de Bourgh) sono gli ostacoli da superare per raggiungere la felicità.