Il professor Albert Wilmarth, insegnante di letteratura inglese presso la Miskatonic University, è anche un appassionato studioso del folklore del New England. In seguito ad alcuni suoi articoli sul giornale locale, che tendono a mettere in ridicolo voci di apparizioni di "strani esseri" nei boschi del Vermont, egli viene contattato dallo studioso Henry Akeley, che afferma di aver avuto un contatto ravvicinato con entità aliene sulle colline del Vermont.
Incuriosito, Wilmarth intrattiene una fitta corrispondenza con Akeley il quale, in una serie di lettere sempre più inquietanti e drammatiche, sostiene che di giorno le creature lo sorvegliano costantemente per mezzo di spie umane, mentre di notte lo costringono a rifugiarsi dentro la sua abitazione, in un luogo isolato tra le foreste. Poi di colpo, Akeley non fa più avere sue notizie fino al giorno in cui Wilmarth, dopo un lungo silenzio, non riceve un'altra lettera dallo studioso, il quale appare notevolmente più calmo e sollevato e che lo invita addirittura a soggiornare nella sua fattoria per fargli conoscere le strane entità aliene, in quanto ha scoperto che in realtà sono assolutamente amichevoli ed animate dalle migliori intenzioni.
Il professor Wilmarth così, decide di partire per il Vermont.
Howard Phillips Lovecraft, spesso citato come H.P. Lovecraft (Providence, 20 agosto 1890 – Providence, 15 marzo 1937), è stato uno scrittore, poeta, critico letterario e saggista statunitense, riconosciuto tra i maggiori scrittori di letteratura horror insieme ad Edgar Allan Poe e considerato da molti uno dei precursori della fantascienza angloamericana. Le sue opere, una contaminazione tra horror, fantascienza soft, dark fantasy e low fantasy, sono state spesso descritte, anche da lui stesso, col termine weird fiction (dove weird sta per "strano"), venendo riconosciute tra le principali origini del moderno genere letterario del new weird.Autore di numerosi racconti, come Dagon, Il colore venuto dallo spazio, Il richiamo di Cthulhu e L'orrore di Dunwich, e di romanzi, tra cui Il caso di Charles Dexter Ward, Le montagne della follia e La maschera di Innsmouth, oltre ad alcuni racconti in versi, Lovecraft non venne apprezzato in particolar modo dai critici del suo tempo. Ad esempio, il racconto Il richiamo di Cthulhu venne inizialmente rifiutato in quanto definito troppo "straniante" secondo l'espressione di Wright, e non godette mai di buona fama se non dopo la sua morte. Molte delle sue opere sono state fonte di ispirazione per artisti di tutto il mondo, nella letteratura così come nel cinema e nella musica. Uno dei maggiori studiosi lovecraftiani, S. T. Joshi, definisce infatti la sua opera come "un inclassificabile amalgama di fantasy e fantascienza, e non è sorprendente che abbia influenzato in maniera considerevole lo sviluppo successivo di entrambi i generi". Dal punto di vista del pensiero nei suoi racconti e saggi coniò la filosofia del cosmicismo, in conseguenza del suo ateismo e delle nuove scoperte scientifiche, e le sue idee in molti campi furono spesso controverse.